Lo sciopero degli insegnanti a Clusone sembra sia stato totale, (se qualcuno sa del contrario, per favore lo scriva) e molte maestre se ne sono andate a Roma a prender acqua. (Forse è bene ricordare che le maestre di ruolo non perderanno il posto di lavoro con questi tagli ma scioperano. Non vi fa pensare ? nessun dubbio ?).
Sono andate e hanno scoperto di non esser sole, più di quanto credevano anche le più rosee previsioni. Hanno trovato il muro istituzionale ma hanno raccolto l'entusiasmo per proseguire nella loro difesa della scuola.
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4 commenti:
Se non erro una terza ha fatto lezione..però non conosco gli insegnanti...è una scelta comunque, anche chi non ha aderito puo' averlo fatto per motivi economici, infatti chi ha aderito allo sciopero si troverà circa 100euro di meno in busta paga....non li si può condannare, ogniuno ha i suoi problemi. Comunque ieri è andata bene, a parte i commenti sui tafferugli, che sono serviti solo a spostare l'attenzione. Noi invece continuiamo a tenere l'obiettivo, andare avanti con la protesta. Non ha importanza se chi è contestato continua a dire che è la sinistra estremista che guida i cortei....non è così. Chi protesta sa cosa vuole e cosa non vuole. I genitori,studenti e lavoratori, sanno che non è così che si aiuta la società a crescere e progredire nel tempo.
Con la seguente, vi porto a conoscenza che sabato mattina mi sono
recato al commissariato di polizia di Lugo per denunciare le parole di
Francesco Cossiga apparse sul quotidiano nazionale il 23/10/2008 di
cui allego la pagina in formato .pdf. e qui il link nel sito del
governo: http://rassegna.governo.it/testo.asp?d=32976406
Qualcuno doveva farlo.
Non possiamo permettere che la dignità degli italiani venga
continuamente calpestata.
Sono ben conscio che il mio gesto rimarrà qualcosa di simbolico più
che realmente efficace per contrastare tale sproloquio, ma se ognuno
di noi si muovesse per fare ciò che è sua possibilità, forse qualche
cosa potremmo cambiare, partendo dal basso.
Di seguito il video girato prima di entrare in commissariato, dove
leggo integralmente quanto depositerò, in quanto non era naturalmente
possibile filmare all'interno del commisariato:
http://it.youtube.com/watch?v=06d-9gCS1gI
al momento attuale, è tutto depositato, non è ancora completamente
attiva l'istanza in quanto i gentilissimi agenti mi hanno comunicato
che anche per tutelare la mia posizione le cose andranno fatte
seguendo i canali giusti, e per questo servirà circa una settimana.
Cordialmente sono a salutare.
Assirelli Luca
Non è facile, in questo momento, parlare della scuola. Preda di cifre, tabelle, dichiarazioni contraddittorie. Tra chi il tempo pieno dice di aumentarlo (anche del 50%) a chi invece ne dichiara il ridimensionamento. Tra chi gli studenti li vede come figli e chi come strumenti di un proprio tornaconto politico. Accolgo l’invito del blog e parlo della scuola elementare di Clusone. Grazie alle mie due figlie ho scoperto con piacere una realtà seria e preparata. Molteplici attività come nuoto, visite guidate a supporto dello studio svolto attraverso i vari moduli in cui noi umani scindiamo il sapere. Comprimendo i moduli, riducendo gli orari, rendendo meno omogenee e più numerose le classi, come può migliore la qualità della scuola di Clusone e, di riflesso, la preparazione dei suoi alunni? Che bello scoprire che, una volta tanto, non siamo ultimi . Nel documento internazionale http://pirls.bc.edu/PDF/p06_international_report.pdf pag. 37 scopro che in Europa siamo secondi solo al Lussemburgo e, cosa ancor più piacevole, una realtà eccellente non solo a Clusone, ma da Nord a Sud http://www.invalsi.it/download/L_Grossi2.pdf Tab. A pag 14. Il mio rammarico è tutto qui: perché mettere a rischio questo primato “imponendo” una riforma didattica partendo dall’economia? Ammesso pure che spendiamo qualcosa in più degli altri, son soldi spesi bene e per il nostro futuro. Non credo, come ha affermato Brunetta a Porta a Porta che le riforme non si fanno con i soggetti interessati (giustizia senza magistrati come lodo Alfano insegna, ora Gelmini senza insegnanti,…). Al contrario, la politica non può esimersi dall’ascoltare gli attori che entrano in scena e che sono i protagonisti dell’opera. In questo momento difficile tutti siamo disposti a dei sacrifici, ma si agisca in maniera mirata verso gli sprechi e non generalizzata. Dov’è la riforma, quella vera, su superiori ed università? Mi dicono che verrà. Ed allora comincio a pensare veramente che questa sia stata una pura operazione contabile. Forse sarebbe meglio qualche provincia in meno (Monza, Vibo Valenzia, Fermo, Barletta-Andria-Trani,….) e qualche maestra in più.
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